In Che Modo Il Covid-19 Ha Cambiato Il Modo In Cui Pensiamo Al Cibo?
Di recente ho assistito a un affascinante discorso di Fiona Lavelle (Queen’s University di Belfast) intitolato “From the pandemic to the pan: A cross-continental overview of changes in consumers cooking and food practices during COVID-19” .
Fiona ha parlato della sua ricerca sui cambiamenti delle abitudini culinarie a seguito della pandemia. Studi pre-pandemici avevano registrato un calo generale delle abilità culinarie e della fiducia in cucina. Statistica importante perché è stato dimostrato che la preparazione di cibo casalingo è collegata ad una dieta più sana ed una maggior gestione del proprio peso. Alcuni studi hanno confermato che cucinare a casa aumenta anche l’assunzione di frutta e verdura e diminuisce il consumo di dolci e fast food. Cambiamenti che possono portare anche ad un miglior benessere mentale. La diminuzione del consumo di cibo casalingo è stata spesso attribuita al poco tempo. I drammatici cambiamenti alla nostra vita portati dalla pandemia ce lo hanno però restituito.
Lo studio online condotto da Fiona ha coinvolto 2300 partecipanti provenienti da Irlanda, Gran Bretagna, Stati Uniti e Nuova Zelanda. Nel complesso, è stata riscontrata che una diminuzione degli ingredienti pronti, un aumento degli ingredienti freschi, e nel complesso un aumento della cucina casalinga (banana bread?). Lo studio ha anche sottolineato il minor spreco di cibo in Gran Bretagna, Nuova Zelanda e in Irlanda. La Gran Bretagna come gli altri paesi ha anche visto un aumento del consumo di frutta e verdura. Negli Stati Uniti, queste tendenze sono rimaste ai livelli pre-pandemici le ragioni per questa inversione sono state discusse da Lavelle la quale ha sottolineato l’approccio localizzato che gli Stati Uniti hanno avuto al virus e i successivi lockdown.
Negli ultimi 10 anni abbiamo visto come la nutrizione sia diventata un tema sempre più caldo per gli investitori ed è facile capirne il motivo. Secondo un rapporto di ricerca pubblicato nell’ottobre 2019, il mercato globale dell’alimentazione dovrebbe crescere del 6,6% all’anno, e raggiungere un valore di 465,4 miliardi di dollari nel 2025. Allo stesso modo, un rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) pubblicato lo scorso anno sottolinea l’impatto che investire nel settore possa avere al livello globale, stimando che possa salvare 3.7milioni di persone per il 2025. Il rapporto inoltre riafferma la necessità di promuovere un’alimentazione sana.
In altre parole, la vera importanza di investire nell’alimentazione è perché è il punto di partenza della nostra salute. La pandemia ha sottolineato la necessita di mantenere un sistema immunitario sano fulcro del quale è un’alimentazione sana. Mentre il mondo sanitario lotta per far fronte alla seconda e terza ondata, stiamo vedendo l’importanza di avere un buon sistema immunitario per combattere le malattie. In qualità di investitrice nell’HealthTech e nel FoodTech, osserverò attentamente le aziende che cercano di trarre vantaggio dai progressi tecnologici per incorporare una parte di questo enorme e sempre più globale settore alimentare.